Facebook delle emozioni
di Teresa Zilio
Un vocabolario delle emozioni per conoscerle meglio e diventarne maggiormente consapevoli.
Che cos'è
L'attività, pensata per i ragazzi delle medie, vuole aiutare questi a distinguere le sfumature delle emozioni primarie di modo che diventino maggiormente consapevoli delle loro emozioni e trovino alcune strategie per "raffreddarle" quando sono troppo intense.
Perché lo facciamo
Le emozioni primarie inconsapevoli (di base) sono sei: collera, felicità, tristezza, sorpresa, paura, disgusto. Queste appaiono connesse a scopi quali la sopravvivenza fisica, lo stabilirsi e il mantenersi di una relazione personale, la possibilità di portare a termine le azioni intraprese, e risultano comuni all'uomo e agli animali superiori. Ognuno di noi a seconda delle circostanze in cui si trova o del momento che sta vivendo prova delle emozioni che possono essere più o meno intense. Se queste sono molto intense rischiano di travolgerci, e non sempre ciò è positivo; inoltre ci sono persone che le esternano maggiormente mentre altre tendono a nasconderle. Perché dunque non proporre ai ragazzi un'attività che li stimoli a riflettere sulle emozioni che provano e sul modo in cui le esternano?
Che cosa si fa
Materiale:
Tabelle divise in sei celle corrispondenti alle sei emozioni di base
Tre fogli per ogni ragazzo
Colori
Penne/matite
L'attività si divide in tre parti: nella prima l'educatore preparerà dei fogli divisi in sei celle corrispondenti alle sei emozioni di base; i ragazzi, divisi precedentemente in gruppi, dovranno cercare più sinonimi possibili per ogni emozione. Le parole possono riferirsi a un colore, a un momento o a un fatto che rimanda all'emozione della cella.
In seguito a questa parte più riflessiva si passerà a una fase creativa: ogni ragazzo sceglierà le tre emozioni che più lo rappresentano; l'educatore allora consegnerà a ciascuno tre fogli bianchi in cui i ragazzi "disegneranno" le emozioni scelte attraverso colori, immagini, forme geometriche ma anche ritagliando immagini, frasi o articoli da giornali e riviste.
Nell'ultima fase "di condivisione" ciascun ragazzo cercherà di far indovinare ai compagni le emozioni scelte mimandole. Dietro ogni foglio, infine, i ragazzi dovranno scrivere una o più strategie che pensano possano essere efficaci per raffreddare le emozioni quando sono troppo intense (si può decidere di condividere le strategie con i compagni o di fare solo un lavoro individuale).
Teresa Zilio