LE BELLE STATUINE

Scritto da Redazione.

belle statuine

di Roberto Boggio

 

...Stare lì, di fronte al presepe, affascinato da tanta Eternità. Lì, immobile, senza tempo. Ma non come una bella statuina.



Ho fatto il presepe. Abbastanza grande, colorato, illuminato! Anche voi?
L'ho fatto con il lago in mezzo. Vabbé, è finto, è ovvio...
E poi con tanti personaggi, finti, che si incontrano lungo finte strade, in mezzo ad un finto deserto e con poca finta neve. E poi finti animali che staticamente danno una finta vita ad un paesino di case finte. E poi una finta grotta e finte stelle e finti cammelli e tante finte e belle statuine.

Poi ho illuminato tutto con dei mini lumini.

Veri, quelli. Perché non uso quelle lucette elettriche e finte (neppure esistenti all'epoca di Gesù...).
Serve una vera luce di fiamma. Vera, cioé che illumina e che scalda.

Perché il presepe, si sa, non è la vera realtà. E' solo una vera rappresentazione. E' una sincera fotografia. E' un caro ricordo, anzi: una intima memoria.
Memoria di un Eternità che si è fatta corpo in un certo tempo.
E' un finto riflesso, ma di un vero miracolo.
Tutto ciò che contiene il mio presepe non deve avere vita su quel tavolo. Deve averla solo dentro di me.

Quindi gli basta solo un po' di vera luce. E di calore. Per far attirare la giusta attenzione su di sé.
Perché, diciamolo, il presepe va guardato, va riflettuto, va meditato.
Il presepe, anche se è un paesaggio finto, non è vissuto solo da belle statuine!!!

E voi?
Cioé, intendo: voi siete delle belle statuine da presepe? Oppure vi lasciate ancora incantare e scaldare il cuore? Riuscite ancora a vedere quelle lucine calde che danno vita al miracolo senza tempo? Vi lasciate ancora trasportare in un non-tempo come quello del presepe? Ci sapete ancora stare dentro in eterno?
Ma non passandoci come finte persone, o stazionandoci come belle statuine: bisogna saperci (ri)nascere, vivere e crescere. Proprio dentro, immersi, rapiti, abbracciati, commossi...

A proposito, è da un po' che ci penso: il Natale è proprio una festa strana!
Eh sì, perché di solito succede che di tutte le persone che nascono, vivono e crescono molto vicine a noi, almeno una volta all'anno ne festeggiamo il compleanno.
E ogni anno che passa è sempre la stessa festa (il compleanno), ma non è mai la stessa festa (c'è sempre un anno in più di vita e di crescita!).

Gesù invece, pensateci!, è l'unica persona che nasce, vive e cresce con noi per tutta la vita, eppure è l'unico di cui non festeggiamo mai il compleanno: festeggiamo sempre e solo la sua nascita... ogni anno, sempre. Per sempre.
Ma anche qui la festa è la stessa (cioé la nascita, anzi: la rinascita), pur senza essere mai la stessa: infatti, ogni anno lui cresce di un anno in più dentro di noi, dentro la nostra vita. E vi pare poco?!?

Gesù stesso, il Natale (e quindi di riflesso anche il presepe. E anch'io) ogni anno non cresce solamente, ma rinasce! E' bellissimo, no?

E' un momento da immortalare! Proprio con una foto come è il presepe!

Ogni anno passa un tempo che "conta" solo per gli uomini. E che solo gli uomini perdono tempo a contare. 
Per l'Amore non c'è tempo da perdere a trascorrere: l'Amore ne ha già tanto da fare ad illuminare e scaldare in eterno!
Per l'Amore, rinascere è un gesto naturale e senza tempo. Scaldare il cuore da una culla non ha tempo. Inseguire la propria stella non fa perder tempo.

Il tempo esiste solo per le belle statuine, cioé per quelli che si attaccano alle proprie case finte, ai proprio animali finti, ai propri luoghi e oggetti finti.
Il tempo (e tutto quello che esso sa inghiottire dentro di sé) conta solo per le belle statuine che non si accorgono neppure di far parte della più bella fotografia mai fatta!
Il tempo vale solo per le belle statuine che comodamente preferiscono aspettare il tempo, o sprecarlo.
Ma non per me! Io voglio riuscire a dire, ogni anno, a Gesù: "Io non sono solo una bella statuina!"

Posso farvi un augurio per questo Natale e anche per i prossimi?
Che ciascuno di voi si possa prendere tutto il tempo che gli serve, sia per vedere la luce della rinascita dell'Amore, sia per imparare a scaldarsi alla fiammella.
Che ciascuno di voi abbia almeno il tempo, anche di un solo Natale in tutta la sua vita, in cui possa stare lì, di fronte al presepe, affascinato da tanta Eternità.
Lì, immobile, senza tempo. Ma non come una bella statuina.

Roberto Boggio

EEDUCARE2.2b-29

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