DO YOU SPEAK MUSICA?

Scritto da Redazione.

Mondalitàdi Gabriella Cappelletti

 

Da sempre i linguisti cercano un linguaggio che possa essere universalmente compreso; Perché non usare le note per fare comunicare bambini di nazionalità diverse?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che cosa facciamo?

 

L’attività proposta è indirizzata ai bambini delle elementari. Formate cinque gruppi, chiamandoli con il nome di ciascun continente.

Procuratevi una scatola con materiale di recupero (rotoli di  carta igienica, riso, elastici, penne, tappi, lattine vuote, nastro adesivo, ovetti gialli che di solito contengono le sorprese, bottigliette, barattoli di yogurt, etc …).

Assegnate a ciascun gruppo il compito di costruire uno strumento musicale e mostrate loro la fotografia dello strumento che dovranno costruire e, se possibile, fate vedere un video per comprenderne il suono, le potenzialità e l’utilizzo (potete cercare su Youtube). Tutto può essere trasformato in musica, ogni ragazzo può contribuire per costruire e creare il bello!

 

Come suggerimento vi forniamo la suddivisione dei gruppi e degli strumenti musicali a loro abbinati.

 

  • AFRICA-tamburi. Realizzabili utilizzando i contenitori dello yogurt: (diverse dimensioni = diversi suoni).       

 

  • AMERICA-maracas. Potete riempire di riso le lattine e gli ovetti gialli delle sorprese.

 

  • OCEANIA-bastone della pioggia. Unite insieme dei rotoli di cartone riempiti di riso e ricopriteli con il nastro adesivo.

 

  • ASIA-pipa o strumento a 4 corde. Usate un contenitore di yogurt su cui fissare nella parte aperta quattro pezzi di elastico ben tesi da pizzicare con le dita: produrranno suoni diversi a seconda di quanto è lungo l’elastico.

 

  • EUROPA-flauto di Pan. Accostate cannucce di dimensioni diverse  (dalla più corta alla più lunga): più è lunga la cannuccia, più il suono è grave.

 

Ogni gruppo potrà, ovviamente, dare sfogo alla fantasia personalizzando e decorando gli strumenti musicali.

 


Consigli per il conduttore

 

Fate riflettere i bambini sull’evoluzione di questi strumenti nel tempo e nello spazio: a cosa vi fanno pensare il tamburo africano e le maracas? (Alla batteria, ai timpani).

E La Pipa? (Agli strumenti a corda tipicamente europei come il violino).

Il flauto di Pan? (Agli strumenti a fiato di oggi: flauto, clarinetto, oboe).

Il bastone della pioggia è onomatopeico ed è universale: evoca suoni che tutti conosciamo, nonostante sia stato creato dall’altra parte del mondo.

 

Incoraggiate, poi, i bambini a giocare con gli strumenti che hanno costruito e a “suonare” tutti insieme. Diventeranno, così, una vera e propria orchestra, composta da persone e strumenti diversi che, anche se producono suoni diversi, ognuno di essi è indispensabile per il raggiungimento del l’armonia e della sinfonia finale.

 

Gabriella Cappelletti

EEDUCARE2.2b-29

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