CALCIO BALILLA UMANO!
di Carlo Cumino
Un’attività per aiutare i bambini che non si sentono portati per il calcio a giocare alla pari con gli altri “più bravi” che, spesso, possono metterli in imbarazzo.
Perché lo facciamo?
Quando si gioca a calcio spesso possiamo vedere i ragazzi più bravi che tendono a monopolizzare il gioco, senza passare la palla a quelli meno bravi e facendoli sentire inadeguati durante lo svolgimento della partita.
Quello che vi proponiamo è un’attività (indicata specialmente per i bambini delle elementari) introduttiva al gioco del calcio (ispirata al cosidetto “calcio balilla”, “calcetto” o “biliardino), ma che può essere anche utilizzata nell’ambito dell’estate ragazzi o dell’oratorio, in quanto crea una situazione di parità tra i ragazzi a livello di abilità di gioco, aiutando anche i meno bravi a sentirsi coinvolti.
Creare una situazione di partenza in cui ragazzi sono a pari livello non aiuta solo i ragazzi che non si sentono all’altezza a sviluppare fiducia in loro stessi, ma stimola la collaborazione a livello di squadra, aiutando anche a far abbassare la cresta ai “galletti”, che approffitano della loro capacità nel calcio per mettersi in mostra.
Che cosa ci serve? Carta e penna per ogni gruppo.
Quante persone? 10/11 per squadra
Dove? In palestra o in un campo da calcio
Durata? Un'oretta
Che cosa si fa?
Il gioco consiste nel far disporre i ragazzi in due squadre, l’una davanti all’altra come gli omini del biliardino (1 portiere, 2 terzini, 3 attaccanti e 5 centrocampisti), dando loro le seguenti regole:
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tenersi per mano e di non lasciarsi (ovviamente questa regola non vale per il portiere)
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di potersi muovere solo da sinistra verso destra per poter recuperare la palla (portiere compreso!)
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non poter uscire dal campo;
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solo il portiere può toccare la palla con le mani;
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si passa la palla (fra terzini, difensori e centrocampisti) solo con i piedi;
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vince chi arriva prima a 5 punti;
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volendo è possibile giocare in più tempi.
Domande per la rielaborazione
Al termine della partita il conduttore/animatore può fare le seguenti domande:
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Vi è piaciuta questa variante che vi ho proposto?
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Come vi siete trovati coi vostri compagni di squadra?
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Avete incontrato difficoltà durante il gioco?
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Avete capito perché ve l’ho proposta?
Che cosa fa il conduttore?
Durante il gioco il conduttore sta al lato del campo e ha il compito di fungere da arbitro, controllando lo svolgimento corretto del gioco e di recuperare la palla nel caso finisca fuori dal terreno di gioco (in quanto i ragazzi non possono lasciare le mani dei loro compagni!).
Consigli per il conduttore
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Anche se i ragazzi sono a livello di parità, fate lo stesso le squadre mischiando i ragazzi più bravi con quelli che lo sono di meno. La prima volta che si propone questo gioco, inoltre, sarebbe meglio non lasciare la formazione delle squadre in mano ai ragazzi, per evitare che i più bravi facciano gruppetto.
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Una possibile variante di questo gioco (fattibile nel caso ci sia un gruppo di pochi ragazzi) è quello di eliminare i centrocampisti e di tenere solo portiere, difensori e attaccanti.
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Nel caso una squadra sia composta da 10, anzichè da 11 membri si possono usare 4 centro campisti al posto di 5, e far ruotare uno nella squadra più numerosa durante il secondo tempo (il ragazzo momentaneamente escluso, può dare una mano al conduttore a seguire il gioco e/o a recuperare le palle).
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Volendo si può anche non dare un punteggio prestabilito, ma far vincere chi segna più goal nei limiti di tempo.
Allora….. Tutti in campo, campioni!
Carlo Cumino