COME UN TESORO NASCOSTO
di Daniele Conti
Pregare con i bambini è diventato un problema?
Qualche idea per risolverlo...
Pregare con i bambini è diventato un problema? Molto spesso sì; ma, come ogni problema, chiede una soluzione. Perché la questione non deve vertere tanto su “Che cosa dico ai ragazzi sulla preghiera?”... “Dico che è un dialogo con Dio? Un momento in cui si rientra in noi stessi? Oppure uno strumento per vivere bene?”
No, perché la preghiera è tutte queste cose insieme. Devono essere i ragazzi a dire che cosa è per loro la preghiera. Perché possano farlo, bisogna dare ai ragazzi l’occasione di vivere la preghiera. Come viverla con i bambini? Cercando e scoprendo, con l’aiuto della loro creatività. La loro preghiera è tutta da scoprire! Saranno loro a trovare… un tesoro nascosto!
Perché lo facciamo?
Innanzitutto per “far pregare” bisogna “saper pregare”, che non significa essere ad un livello mistico irraggiungibile, ma essenzialmente credere alla preghiera che attuiamo: fingere nella preghiera è la prima testimonianza controproducente rispetto a quello che vogliamo portare di bello ai ragazzi. Quindi, anche nello svolgere quest’attività, credeteci!
La riprendiamo dal libro: “Un luogo per pregare” di Anne Gravier.
L'obiettivo è dare ad ognuno uno “scrigno di preghiera” personale.
Ecco le caratteristiche tecniche dell’attività:
Numero di persone: una classe di catechismo
Luogo: un’aula di catechismo
Durata: un’ora
Potete scaricare qui il pdf dell'attività.
Consigli per i catechisti
- Non abbiate ansia di finire! Se non lo finite in un’ora, riprendete il lavoro la volta successiva.
- Pregate! Alla conclusione del lavoro pratico, rivolgetevi ai ragazzi: “E adesso? Che cosa ne facciamo?”. Sorgerà la risposta e la voglia di pregare.
- Date spazio alla loro creatività! Lasciate che i ragazzi colorino a loro piacimento il loro scrigno, dopo aver dato degli spunti biblici (se disegnano Dragon Ball forse non avranno capito la consegna!).
Buona preghiera a tutti!
Daniele Conti